La guardia di finanza di Sassuolo, in seguito a indagini avviate nel febbraio 2002, ha scoperto un giro di false fatturazioni messo in atto da tre associazioni sportive dilettantistiche del modenese per operazioni di sponsorizzazioni.

L’inchiesta, coordinata dalla magistratura di Modena, ha permesso di scoprire un giro di fatture “gonfiate” per circa 8 milioni di euro; settentasei le persone denunciate, sei per il reato di emissione di false fatture, le altre settanta per la loro utilizzazione. La tecnica usata per gonfiare le fatture consentiva di frodare le casse dell’erario. Le associazioni sportive concludevano contratti di sponsorizzazione con diverse imprese operanti nel Modenese, ma anche nel reggiano e nel bolognese:
nei contratti venivano evidenziati importi non veritieri maggiorati fino al 50-75% rispetto all’importo della reale sponsorizzazione, pagati con bonifico dalle societa’ che usufruivano della sponsorizzazione e poi restituiti, come e’ emerso dagli accertamenti della fiamme gialle, in contanti.
Il meccanismo consentiva agli sponsor di documentare l’avvenuto sostenimento di costi, in gran parte inesistenti, e di conseguenza di ricavare provviste di denaro liquido che non venivano sottoposte a tassazione. L’inchiesta ha coinvolto anche diversi intermediari che si occupavano dei contratti di sponsorizzazione.

L’operazione ha permesso di riportare a tassazione oltre 1 milione e mezzo di euro di Iva, oltre 1 milione e 700 mila euro di materia imponibile ai fini delle imposte dirette, nonche’ 50mila euro di imposta sugli spettacoli e 60mila euro di Irap (imposta regionale sulle attivita’ produttive).