A scoprire i cadaveri di padre e figlio, Corrado e Andrea Baraldi, nell’appartamento al terzo piano di via Guardasoni 8 a Massenzatico, sarebbe stato un conoscente dei Baraldi, avvertito dalla giovane moglie di Andrea, Annamaria Dottore di 33 anni, preoccupata di non vederlo tornare.

Appena saputa la notizia della tragedia, la donna, che è in procinto di partorire, si è sentita male ed è stata portata in ospedale.

Secondo quanto si è appreso, ieri sera Corrado Baraldi
avrebbe chiamato il figlio a casa sua con una scusa, ma dopo un pò, non vedendo rientrare il marito, Annamaria Dottore si èallarmata e ha avvertito un amico comune che è andato a
controllare.

Gli agenti della squadra mobile sono intervenuti a l’una e venti e si sono trovati davanti a una spaventosa scena
di sangue: entrambi i cadaveri presentavano numerose ferite da arma da taglio, il corpo del padre con il coltello conficcato nel cuore e sul divano una pistola Beretta semiautomatica 7.65,
che l’uomo deteneva regolarmente

La prima ipotesi è che all’origine del dramma familiare ci sia una forte crisi depressiva di Corrado Baraldi, un impiegato andato in pensione da poco e rimasto completamente solo dopo il matrimonio del figlio che si era sposato nel giugno dell’anno scorso. Quell’unico figlio che lui aveva cresciuto da solo da
quando Andrea, ad appena sei anni, aveva perso la mamma morta di cancro nel 1980.

Vedovo da 23 anni, negli ultimi tempi Corrado Baraldi aveva perso prima l’anziana madre che viveva con lui,poi meno di un anno fa, dopo il matrimonio, se ne era andato da casa anche il figlio.

Senza più neanche l’impegno del lavoro e con un altro dramma familiare alle spalle – nel ’97 il fratello Fausto, a Carpi, aveva ucciso il capoufficio a colpi di pistola – Corrado Baraldi evidentemente non ha retto allo spettro della solitudine, nonostante quel primo nipotino in arrivo, che deve nascere proprio fra pochi giorni e che non conoscerà mai il suo
papà.

Andrea Baraldi, che era grafico come la moglie Annamaria,era abbastanza noto in città perchè nel tempo libero giocava in una squadra locale di basket.