Un medico della guardia medica di Pievepelago, sull’Appennino modenese, è stato rinviato a giudizio dal Gup del tribunale di Modena e dovrà rispondere di omicidio colposo.

Per l’accusa, l’uomo non avrebbe valutato con tempestività i sintomi di un infarto che aveva colto una giovane mamma di Faidello di Fiumalbo, M. Z., 28 anni, che morì poche ore dopo la prima visita.

I fatti risalgono al 17 dicembre 2000: verso le 4 della notte, M. Z., col marito si presentò al presidio medico di Pievepelago, accusando forti dolori al petto e al braccio, e il medico di guardia le prescrisse un antidolorifico. Ma, nell’arco di poche ore, i sintomi si aggravarono e solo allora il medico decise di disporre il ricovero della donna all’ospedale di Pavullo. M. Z., tuttavia, morì nelle prime ore del mattino.

I familiari presentarono una denuncia: secondo il Pm Marzella, che ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio, accolta dal gip, il medico avrebbe dovuto indirizzare subito la paziente verso una struttura più attrezzata.

La prima udienza del processo è fissata all’aprile del prossimo anno.