Italia ultima in Europa per competitività, ma non solo. Il Bel Paese veste la maglia nera anche nel settore delle infrastrutture, collocandosi ben al di
sotto della media europea. E’ quanto emerge da uno studio dell’Eurispes su ”Infrastrutture e competitivita’ ”.


Per quanto riguarda le potenzialità concorrenziali dei paesi membri dell’Ue, l’Italia è preceduta da Grecia (13/a posizione) e Francia (14/a), mentre sono i Paesi scandinavi a occupare le prime posizioni, seguite da Regno Unito, Germania e Paesi Bassi.
La graduatoria, spiega l’Eurispes, si basa su tre variabili: tecnologia (innovazione e ICT), istituzioni pubbliche (livello percepito di efficienza, ruolo delle regole e delle leggi) e ambiente macro-economico (inflazione, risparmio nazionale, sviluppi del reale tasso di cambio).

Anche per le infrastrutture, il confronto con i principali paesi europei colloca l’Italia agli ultimi posti. Dallo studio infatti emerge che la dotazione complessiva nei trasporti, nell’energia, nelle comunicazioni e nell’istruzione è molto più elevata in Gran Bretagna e Germania che in Francia, Italia
e Spagna. In termini di dotazione complessiva infrastrutturale l’Italia si distanzia di 23 punti percentuali dalla Gran Bretagna e di 5 rispetto alla media europea.

Per la categoria trasporti, sebbene lo scarto dalla media europea sia abbastanza contenuto (-2,9 punti percentuali), la distanza con il Regno Unito, che detiene il primato nelle dotazioni, è abissale: -87,8 punti percentuali.

Sul fronte delle dotazioni infrastrutturali energetiche è invece la
Germania a collocarsi in prima posizione. Seguono Francia, Italia, Regno Unito e Spagna.

L’Italia torna ad essere ultima, dietro alla Spagna, nel settore delle telecomunicazioni, mentre nel nel campo dell’istruzione, occupa il terzo posto dietro e Regno Unito e Germania.