I carabinieri di Carpi, coordinati dal Pm di Modena Fausto Casari, hanno arrestato tre persone e ne hanno indagate altre sette (con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora e del divieto di allontanarsi dalla propria abitazione) per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione all’interno di un locale notturno di lap dance, il Tropicana di Finale Emilia, nella Bassa.

In carcere, su ordinanza di custodia cautelare firmata ieri dal gip Domenico Truppa, sono finiti i gestori del club a luci rosse, tre imprenditori incensurati. Si tratta di G.G., 44 anni e M.T., 45 anni, entrambi residenti a Cento (Ferrara), e F.M.,
41 anni, residente a San Giovanni in Persiceto (Bologna). G.G. e F.M. sono rinchiusi nel carcere di Sant’Anna a Modena mentre M.T., ex imprenditore agricolo nel ferrarese, si trova nel carcere di Padova, la città dove è stato arrestato.

L’organizzazione, gestita dai tre titolari del locale con la collaborazione di altre sette persone che avevano il ruolo di buttafuori, security e accompagnatori delle ballerine extracomunitarie, gestiva un giro di 130 ragazze che lavoravano a rotazione nel locale: 25, 30 ballerine per serata costrette, per poter lavorare, prima a intrattenere i clienti con la lap dance poi ad appartarsi con loro in un privee, controllato appunto dalle guardie del corpo, dove venivano fornite prestazioni sessuali a pagamento.