Si è conclusa con cinque condanne a pene che vanno da uno a due anni la prima fase di una complessa indagine effettuata dalla Polizia Municipale di Modena sotto la direzione del sostituto procuratore della Repubblica Marco Niccolini.

I fatti risalgono al 2000, quando nel giro di alcuni mesi i Vigili scoprirono e misero sotto sequestro, nella zona di San Faustino, una decina di case di appuntamento. Filo comune a tutti gli appartamenti a ‘luci rosse’ era la provenienza dal Brasile di tutte le maitresse che in alcuni casi avevano potuto contare, per attivare “l’attività”, sulla complicità di alcuni italiani.

Dopo alcuni mesi di indagini, effettuate anche infiltrando personale tra i clienti, i vigili urbani di Modena sono venuti a capo della situazione riuscendo a smascherare chi gestiva le varie attività. I clienti venivano reclutati mediante annunci su quotidiani e giornali specializzati che reclamizzavano anche “massaggi” ed altre attività benefiche per il “corpo”.
Ad accogliere i clienti vi erano poi giovani donne provenienti da paesi dell’America latina ed in alcuni casi dell’Europa dell’Est.

Al termine di questa prima fase, 5 persone sono state condannate, tre hanno preferito patteggiare, mentre altre due persone, rinviate a giudizio, dovranno essere processate in seguito.