Ha ucciso la madre, una donna di 89 anni, e poi si è suicidato gettandosi in un pozzo.
Quello che ai primi riscontri è un caso di omicidio-suicidio in famiglia è stato scoperto nella mattina a Prignano.

La donna si chiamava Rosilde Casolari, il figlio Guerino Toni, 56 anni, ex dipendente comunale da tutti descritto come una persona tranquilla e senza
particolari problemi.
Stamane attorno alle 9,30 una vicina, come ogni giorno, è andata a far visita all’anziana, a quanto sembra in non buone condizioni di salute, trovando la porta dell’abitazione alla primissima periferia del comune chiusa senza che nessuno aprisse.
Preoccupata, ha avvertito un conoscente e i due più tardi sono riusciti ad entrare nell’abitazione, facendo la macabra scoperta.
Rosilde Casolari giaceva sul letto, sembra sgozzata.
Nella camera è stato poi trovato un biglietto, con ogni probabilità scritto da Toni: ”Sono nel pozzo nero”. A quel punto l’allarme (indagano i carabinieri della Compagnia di Sassuolo e della Stazione di Prignano): i vigili del fuoco hanno
trovato nel pozzo il cadavere del figlio.
Il caso è affidato al procuratore aggiunto della Repubblica di Modena, Giuseppe Tibis.