E’uscito oggi l’ultimo album di Giorgio Gaber, a venti giorni dalla scomparsa del cantautore. Un titolo pieno di amarezza: “Io non mi sento italiano”. Contiene dieci canzoni scritte a quattro mani con Sandro Luporini.

Si tratta di 6 inediti ai quali si aggiungono un’intensa canzone-monologo, dal titolo “Se ci fosse un uomo”, e tre classici, tra cui “Il dilemma”. Registrato tra l’aprile e l’ottobre del 2002, l’album si apre con “Il tutto è falso”, una canzone il cui testo è ispirato al pensiero di Adorno. “Non insegnate ai bambini”, invece, è una ballata in cui il rapporto con i piccoli serve ad rendersi conto dell’eredità che gli adulti possono lasciare.
Il brano che dà il nome al cd è la canzone che meglio rispecchia le atmosfere del teatro di Gaber: si tratta di un’invettiva contro un certo tipo di patriottismo degenere.

Il nuovo disco arriva due anni dopo un altro lavoro importante, “La mia generazione ha perso”, che aveva segnato il ritorno del “signor G” sulle scene dopo un’assenza lunga vent’anni.