Il maltempo che ha colpito negli ultimi giorni il nord Italia ha provocato danni all’agricoltura per 350 milioni di euro. La regione piu’ colpita è risultata
essere il Friuli, dove si contano danni per 100 milioni di euro. Lo rileva la Cia, sottolineando che le conseguenze più pesanti si sono avute per il settore zootecnico, con 20.000 capi di bestiame persi.


Le acque, continua la Confederazione, hanno distrutto diverse migliaia di quintali di foraggio e di mangime ed ”in queste ore in alcune zone non c’è alimentazione per gli allevamenti”. Centinaia di stalle sono andate distrutte: le aziende e le strutture agricole hanno registrato pesanti danni,
così come i raccolti, gli oliveti ed i vigneti. ”Le conseguenze del maltempo però non si fermano qui – continua la Cia – Tutte le semine previste in questo periodo sono state ritardate. E questo avrà effetti negativi sulla produzione agricola della prossima annata. Non solo. Gli agricoltori saranno costretti a nuovi pesanti oneri per il ripristino dei terreni allagati e per il reimpianto degli alberi”. Visto il persistere dell’emergenza, la Cia chiede al
Governo che ”a partire dall’approvazione della FInanziaria 2003, vengano stanziate le risorse necessarie per le zone colpite e che in esse siano previsti gli interventi per il ristorno dei danni alle produzioni ed alle strutture agricole. In tale con testo, è indispensabile che le Regioni portino al
più presto a compimento la mappa dettagliata dei danni per attivare in tempi brevi i finanziamenti a sostegno degli agricoltori danneggiati”. L’Emilia Romagna risulterebbe tra le regioni meno colpite: i danni ammonterebbero a 20 milioni di euro.