Nella mattinata di oggi, presso il Comune di Castellarano (RE), si è tenuto un incontro per fare il punto della situazione sullo stato del fiume Secchia, nel tratto che interessa i comuni del distretto ceramico.

All’iniziativa, promossa dal consigliere regionale Gian Luca Rivi, hanno partecipato il presidente dell’Aipo (Agenzia Infraregionale per il Po), Luigi Bruschini; l’ing. Danese, dello stesso Ente; l’assessore provinciale di Reggio Emilia Ugo Ferrari; Ferruccio Giovanelli per la provincia di Modena; l’ing. Vera del Consorzio di Bonifica Parmigiana – Moglia e i rappresentanti dei comuni di Sassuolo, Baiso, Castellarano e Casalgrande. Aprendo l’incontro il sindaco Caprari ha ricordato gli interventi più importanti da effettuare per regimare il corso d’acqua e per consolidare alcuni manufatti. In particolare si tratta di ripristinare la briglia a valle della traversa di San Michele, per contrastare il consistente fenomeno in atto della profonda escavazione al centro dell’alveo. Un’azione di regimazione idraulica va poi condotta all’altezza dell’abitato di Cà de Fii, dove la corrente sta erodendo in modo preoccupante la sponda sinistra del fiume a ridosso della ex Statale 486. Un terzo impegnativo intervento dovrà poi essere effettuato a valle del nuovo ponte sul Secchia, che unisce i comuni di Casalgrande e Sassuolo, con il rifacimento della briglia completamente divelta dal fiume.
Dall’importante incontro sono poi emerse alcune novità di rilievo comunicate dai rappresentanti dell’Aipo. La prima sta nel fatto che finalmente è stato concluso lo studio idraulico sull’intera asta del fiume, uno strumento – ha sottolineato l’ing. Danese – da cui si trarranno tutte le linee guida per la progettazione degli interventi futuri. E il primo di questi riguarderà proprio la briglia a valle della traversa di Castellarano: nei prossimi giorni, infatti, sarà appaltato un primo stralcio dei lavori, per un importo di 3,8 miliardi delle vecchie lire. L’Aipo, inoltre si è impegnata a reperire la altre risorse necessarie per eseguire gli interventi successivi per il consolidamento del manufatto esistente, la realizzazione di una seconda briglia di contenimento a monte e di una “platea” dissipatrice a valle. L’opera completa comporterà un investimento di circa 11 miliardi di lire.
Più complessa appare invece la procedura per intervenire nella zona del nuovo ponte sul Secchia
(altri 11 miliardi di lire di spesa), come ha affermato l’assessore provinciale di Modena Ferruccio Giovanelli e rimarcato anche dagli altri presenti. Le opere previste in quel tratto di fiume e in particolare il ripristino della briglia, erano state affidate ad Anas, colpevole di gravi ritardi. A tre anni di distanza, infatti, non è stato fatto nulla; al contrario è stato chiesto alla provincia di Modena di farsi carico dell’opera. “Stiamo lavorando per perfezionare la convenzione – ha detto Giovanelli – e a fronte della certezza dei trasferimenti delle risorse, se non ci saranno altri intoppi, contiamo di appaltare il lavori entro l’estate del prossimo anno”. “Unanimità di vedute, quindi, e necessità di considerare il Secchia un “sorvegliato speciale”, con un’azione concertata tra tutti gli Enti e le Amministrazioni che hanno competenza su questo tratto del fiume”. E’ quanto ha affermato l’assessore provinciale di Reggio Emilia Ugo Ferrari, riconfermando gli impegni assunti dalla Provincia anche relativamente al parco fluviale. E a questo proposito sarà costituito un “Comitato delle acque” che si riunirà già dai prossimi giorni per esaminare lo studio idraulico appena ultimato. Un incontro positivo quindi che ha trattato del problema fiume a tutto campo, soprattutto in relazione agli interventi da fare, che dovranno essere coordinati secondo una logica di regimazione e di ripristino definitivo che consideri l’intero tratto Baiso – Rubiera.