Tempi duri per gli studenti francesi che alle lezioni preferiscono una bella passeggiata.
Quattro scuole della Costa Azzurra stanno sperimentando un nuovo sistema per lottare contro l’assenteismo degli alunni: un messaggio SMS, inviato ai genitori al mattino, appena constatata l’assenza, del genere ”Suo figlio Christophe non si e’ presentato stamane a scuola”.


Certo, occorre che i genitori abbiano un telefonino portatile, ma ormai le statistiche confermano che sono in pochi a non averne, e i primi risultati di questo sistema rapido ed efficace incoraggiano le autorita’ scolastiche a continuare.
Fabrice, uno studente di 14 anni e mezzo di una scuola di Grasse, considerato un campione nel marinare la scuola, si e’ fatto beccare due volte in una settimana da questa nuova ”arma letale”. ”Mio padre e’ stato avvertito cinque minuti dopo l’inizio delle lezioni e non si e’ affatto bevuto la storia del ritardo dell’autobus”, racconta desolato.
I genitori sono soddisfattissimi, anche perche’ c’e’ nell’aria la minaccia di una multa di 2.000 euro, prevista dal progetto di legge sulla sicurezza del ministro dell’interno Nicolas Sarkozy, per i genitori di alunni che siano assenti ingiustificati per piu’ di quattro giorni al mese.
Dall’inizio dell’anno scolastico, in Francia la lotta contro l’assenteismo – che in certi istituti raggiunge il 10 per cento – e’ spietata. Per inchiodare gli assenteisti, autorizzati o no dai familiari, un liceo dei quartieri nord di Marsiglia sta sperimentando un nuovo sistema di appello: il codice a barre, proprio come quelli apposti sui prodotti dei supermercati, che indicano alla cassiera il prezzo del prodotto acquistato.
In questo nuovo ‘registro’ che manda in soffitta i tradizionali quadernoni, ad ogni allievo corrisponde un codice a barre, che l’insegnante ‘legge’ su un elenco con una penna ottica. Terminato l’appello, le informazioni vengono inviate in tempo reale direttamente nel computer della segreteria, da dove puntualmente, ogni mattina, partono le telefonate alle famiglie degli assenti.
Il preside rifiuta l’etichetta di educatore alla Dickens.
”L’idea del codice a barre non mi e’ venuta per il gusto di punire e bacchettare, dice, il controllo delle assenze si integra in un progetto pedagogico piu’ vasto che consiste nel fare tutto il possibile per aiutare gli studenti a riuscire.
Ormai sanno che non potranno piu’ farla franca, il nostro scopo e’ far capire loro che senza rigore non riusciranno in nulla.
Ora, con questo sistema, speriamo anche di intavolare un vero dialogo con i genitori, soprattutto con quelli di ragazzi in difficolta”’.