Ignoti hanno tentato di dare fuoco al negozio di un barbiere di origini pakistane, a Carpi, ed hanno accompagnato il loro gesto con una frase razzista
contro l’ Islam. L’ episodio è avvenuto nella notte fra giovedì e ieri, ma è stato denunciato solo oggi.


Per appiccare l’ incendio, i teppisti hanno utilizzato carta di giornali e alcool, ma le fiamme si sono poi estinte in breve tempo e si sono limitate ad annerire la saracinesca e parte della vetrata d’ ingresso. Sul muro della palazzina è stata trovata una scritta ingiuriosa, ‘Morte l’Islam’, con una croce.
Il titolare del negozio, un pakistano di 32 anni, abita a Carpi dal 1998 e sostiene di non aver mai avuto minacce. I carabinieri hanno aperto un’ indagine sull’ episodio: rimangono oscure le motivazioni del gesto, anche se si propende
a inquadrarlo come atto teppistico. Intanto il sindaco di Carpi, Demos Malavasi, ha condannato l’ atto teppistico, definito di ‘odioso razzismo’, e ha chiesto che le forze dell’ ordine svolgano tutte le indagini necessarie per poter assicurare alla
giustizia gli autori.