Sostegno economico da parte del governo e informazione a carattere nazionale agli automobilisti per i rischi che corrono nel tratto Modena-Bologna dell’ A1.
Sono queste alcune delle richieste che la Regione e gli enti locali hanno avanzato per far fronte alla difficile situazione che si e’ creata negli ultimi tempi fra Bologna e Modena, dove i lavori preparatori per la quarta corsia hanno ridotto a due le corsie per senso di marcia, causando lunghe code che finiscono per riversare il traffico nazionale sulla viabilita’ ordinaria fra Modena e Bologna.


Il problema non e’ di rango regionale – ha sostenuto l’ assessore ai trasporti dell’ Emilia Romagna Alfredo Peri, che oggi ha tenuto una conferenza stampa a Modena insieme al sindaco Giuliano Barbolini e ai rappresentanti di Anas e Autostrade – e l’ informazione e’ essenziale per far sapere agli automobilisti che ogni km di coda costa in media sei minuti di tempo. Se ci sono 10 km di coda, il tempo di percorrenza si allunga di un’ ora. Quindi gli automobilisti sono invitati a considerare l’ opportunita’ di percorsi alternativi.
Il coordinamento fra organi tecnici ed istituzioni ha gia’ prodotto alcune risultati. Oltre ad una diversa gestione del cantiere, che permettera’ l’ apertura di una terza corsia in direzione sud dalle 7 alle 11 dal lunedi’ al venerdi’ ed anche dalle 17 alle 20 per il venerdi’ pomeriggio, l’ Anas – ha detto Peri – si e’ impegnata a far coincidere i nuovi cantieri con l’ apertura della complanare di Modena entro la fine di novembre per dare una valvola di sfogo attorno alla citta’. Inoltre per agevolare il traffico sulla Via Emilia, che corre parallela all’ A1, l’ Anas ha garantito entro dicembre l’ apertura della variante di Anzola Emilia (Bologna) e a quella di Castelfranco entro l’ autunno del 2003 (Modena).
L’ insieme delle decisioni prese dovrebbe consentire, quando a meta’ del 2003 partiranno i veri e propri cantieri per l’ apertura della quarta corsia, che siano in esercizio tre corsie per senso di marcia.