Un aspetto ritenuto interessante e che arricchisce l’analisi sul modo in cui gli adolescenti vedono la famiglia e’ il tempo che essi trascorrono con i propri genitori.
Pertanto la ricerca Eurispes ha indagato anche su tale argomento.

E’ cosi’ emerso che per il 41,1% il tempo trascorso insieme al papa’ e’ “abbastanza” e per il 13,4% e’ “molto”, per un complessivo 54,5%; invece il 33,6% lo ritiene “poco” e il 10% risponde che e’ pochissimo o che non ne trascorre affatto.
Dall’indagine emerge che gli adolescenti sembrano vivere piu’ tempo con la propria mamma. Il 47,3% afferma infatti che ne passa in sua compagnia “abbastanza” e il 25,8% “molto” (insieme raccolgono cosi’ una percentuale del 73,1); il 21% ne trascorre invece “poco” ed il 4,4% “nulla/pochissimo”. L’aspetto rilevante e’ il divario tra il tempo vissuto con il padre e quello trascorso con la madre: lo scarto e’ quasi del 20%.
Ma nonostante questi dati, ai genitori i giovani preferiscono gli amici. Il 42,8% del campione, infatti, afferma di privilegiare la compagnia di “amici diversi dai compagni di classe”; il 16,1% “il mio migliore amico/amica” e l’8,3% sceglie i compagni di classe. Solo l’8% si professa fortemente genitoriale e il 14% familiare. Si sa che l’influenza del gruppo dei coetanei e’ forte nell’adolescenza, e la ricerca lo conferma ampiamente. Infatti soltanto il 5,3% sceglie la compagnia dei fratelli/sorelle, il 4,7% di mamma e papa’ insieme, l’1,7% solo papa’ e l’1,6% solo mamma. Un adolescente su trentacinque si definisce solitario.
L’ultima domanda della ricerca Eurispes riguardava le aspettative degli adolescenti, invitandoli a proiettarsi dieci – quindici anni in avanti. Il 77,8% degli studenti risponde che a trent’anni desidererebbe vivere “nella mia nuova famiglia”, il 15,3% vorrebbe vivere “da solo” e il 3,3% con amici. All’1,7% piacerebbe vivere ancora con i genitori. Nei giovani studenti intervistati la voglia di crescere non manca, e neanche il desiderio di costruire una famiglia propria, diversa da quella d’origine. Tutto cio’ ovviamente viene dichiarato sulla rassicurante carta di un questionario. Nella realta’ c’e’ ancora tempo per agire concretamente e per diventare autonomi. Gli adolescenti si possono ancora concedere la certezza di un “nido sicuro”, di un amico (il padre) o di un’amica (la madre) su cui contare nonostante il poco tempo che dichiarano di trascorrere insieme a queste figure familiari.