Centoquarantatré richieste di contributo, per un ammontare complessivo di quasi 500 mila euro, e 165 operatori accreditati. E’ questo, in sintesi, il bilancio dei primi otto mesi del progetto Serdom (dal dicembre 2001 al luglio 2002), che consente di ottenere un rimborso della spesa fino al 55 per cento se si assume “in regola” una persona che assiste anziani a domicilio.

Il contributo è previsto da un bando del Comune, dell’Azienda Usl e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che mette a disposizione circa un milione e mezzo di euro in tre anni. L’intervento, che regolamenta il mercato privato di prestazioni assistenziali, si propone tre obiettivi: aiutare le famiglie nei compiti di cura, facilitare l’incontro tra domanda e offerta e fare emergere il lavoro nero. Possono ricevere i contributi anziani con problemi di autosufficienza e residenti nel Comune di Modena che utilizzano per almeno 30 giorni consecutivi servizi o prestazioni assistenziali. Elementi di valutazione sono l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia nella quale l’anziano vive e le caratteristiche del bisogno assistenziale. Il valore del contributo è proporzionato alle spese sostenute fino a una copertura massima del 55% determinata in funzione dell’entità della prestazione e della capacità economica dell’anziano e della famiglia. Le domande vanno presentate allo Sportello Informanziani, in via Scudari 30 (numero verde 800 567772), aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12. La documentazione necessaria può essere ritirata allo Sportello o scaricata da Internet all’indirizzo www.comune.modena.it/serdom, cliccando sul pulsante “Documenti” e selezionando la voce “Contributi ex Fondazione”. In entrambi i casi il cittadino deve fissare un appuntamento per la consegna della domanda. Una commissione valuta le domande e stila un elenco nominativo (in caso di parità del bisogno assistenziale sarà titolo di preferenza il valore dell’Isee). Il Servizio assistenza anziani del Comune procede poi, attraverso una visita domiciliare, alla verifica dell’effettiva consistenza del bisogno dichiarato dai richiedenti. I contributi possono essere erogati per un periodo minimo di un mese fino a un massimo di 12 mesi e possono essere rinnovati dopo una verifica della permanenza delle condizioni di bisogno. I contributi vengono versati ogni mese.