L’ipotesi del cedimento strutturale non è molto accreditata: il Partenavia P66 Charlie aveva 7mila ore di volo e, dopo la revisione, aveva viaggiato 1.100 ore. Nei prossimi giorni le forze dell’ordine esamineranno l’aereo per chiarire la dinamica.

Secondo gli esperti, la zona del parmense in cui è avvenuto lo schianto del piper è spesso attraversata da nubi dense e basse. Quelle nelle quali viaggiava l’aereo non erano dunque condizioni meteo eccezionali, tant’è che aveva ottenuto dall’aeroclub di Reggio l’autorizzazione al decollo. Il pilota e i due passeggeri si sono alzati in volo alle 10.30 di sabato mattina. L’ipotesi dell’errore umano è un’altra delle strade da verificare anche se il pilota ha una ventennale esperienza di volo. Il relitto dell’aereo si trova ancora sul luogo dello schianto perchè il maltempo ne ha impedito il recupero.