Gestivano un gruppo di prostitute moldave e ucraine che garantivano un guadagno quotidiano di 800 euro. Le ragazze lavoravano a Modena nella zona della Bruciata e consegnavano il denaro a due pugliesi, M.R., 37 anni, residente a Sassuolo e L.R., 33 anni, di Marano sul Panaro.

I “capofila” di una banda di cinque persone sono stati arrestati l’altra notte dai carabinieri di Modena in seguito a due ordinanze di custodia cautelare in carcere per favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione emesse dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta del pm Giuseppe Tibis. Alle altre tre persone coinvolte, è stato applicato il divieto di dimora nel comune di Modena.