Primo caso sospetto, in Italia, di nuova variante della malattia Creutzfeldt-Jakob, quella che si ritiene legata al morbo della mucca pazza. Il caso è stato segnalato al Registro nazionale presso l’Istituto superiore di sanità.

Lo rendono noto i ministeri della Salute e delle Politiche agricole. Si tratta – sottolinea il ministero della Salute in una nota – del primo e unico caso identificato in Italia dall’attivazione del registro nel ’93.
La diagnosi è stata formulata su un paziente residente in Sicilia, sulla base dei dati clinici, strumentali e laboratoristici eseguiti in Italia e in Gran Bretagna. L’ipotesi più accreditata è che la vCJD sia causata dall’esposizione, per via alimentare, all’agente responsabile della Bse e che si manifesti dopo un periodo d’incubazione di diversi anni. Presumibilmente, dunque, ”l’esposizione del paziente alla malattia è avvenuta prima dell’adozione delle rigorose misure ora vigenti su tutto il territorio nazionale”.