Sono negativi i primi risultati delle analisi sui presunti casi di carbonchio segnalati in Emilia-Romagna. Tuti gli allarmi, legati generalmente all’apertura di posta, si sono rivelati infondati. La conferma arriva dall’Istituto zooprofilattico di Foggia, che sta analizzando le sostanze estranee trovate nelle buste “sospette”. Tutti gli accertamenti finora effettuati sui reperti provenienti dall’Emilia-Romagna – così come del resto per quelli provenienti dalle altre regioni italiane – hanno confermato che non c’era traccia di agenti chimici, fisici o biologici pericolosi. Le misure finora adottate sono del tutto precauzionali e, comunque, il carbonchio può essere prevenuto, dopo il contatto, attraverso il trattamento con antibiotico adatto.