Il taglio di 150 miliardi (da 650
a 500) al fondo sociale per l’ affitto contenuto nella
finanziaria 2002 e’ destinato ad avere effetti preoccupanti per
molte famiglie che in Emilia Romagna hanno bisogno di un
sostegno per pagare l’ affitto di un appartamento privato. La
denuncia viene dal Sunia che prevede per il prossimo anno 10-15
mila famiglie su 40 mila presumibili domande che non riceveranno
un soldo o contributi largamente insufficienti a far fronte al
costo di un affitto.
A Bologna e Modena le situazioni piu’ difficili.


Nel 2000 le domande di aiuto quasi interamente accolte furono
21 mila – ha spiegato Franco Trambaioli segretario regionale del
Sunia – nel 2001 le domande solo salite a 31 mila per una
domanda di sostegno pari a 101 miliardi. I fondi disponibili
erano circa 70 mld. Cio’ significa che sono stati erogati aiuti
pari a circa il 67-68%. Per l’ anno prossimo i fondi disponibili
che lo stato girera’ alla regione scenderanno a 50 mld, cosi’
molti non riceveranno nulla o molto meno di quanto e’ loro
necessario.
Nei prossimi mesi – ha aggiunto Mauro Colombarini, segretario
bolognese del Sunia – verranno a scadenza molti contratti
stipulati con i patti in deroga nel ’93-’94. Molti anziani,
spesso persone sole, fanno la fila negli uffici del sindacato
per sapere se potranno rinnovarli nonostante la richiesta di
aumento, ma noi non possiamo dare certezze sull’ aiuto economico
perche’ la finanziaria taglia i fondi.
A rendere le previsioni per una prossima emergenza abitativa
molto preoccupanti ci sono altri fattori, secondo i dirigenti
del Sunia. Il decreto sulla cartolarizzazione degli immobili
degli enti pubblici che finira’ per espellere molti inquilini,
la recente sentenza della Corte costituzionale che rende
possibile chiedere lo sfratto del locatario anche se il
contratto non e’ stato registrato e la mancanza di fondi nella
finanziaria per sostenere l’ edilizia residenziale pubblica al
posto della ex Gescal.
Il Sunia stima che in tutta l’ Emilia Romagna siano circa 100
mila le famiglie che hanno bisogno di un aiuto economico sull’
affitto. Un numero che ogni anno tende ad aumentare anche per la
presenza di nuovi lavoratori, spesso immigrati dall’ estero.
30-40 mila famiglie arrivano a spendere fino al 40% del proprio
reddito per pagare il costo della casa. Per queste ragioni il
Sunia non solo chiede che vengano ripristinati gli stanziamenti
previsti per il fondo sociale, ma che queste somme vengano
aumentate se non si vuole peggiorare una emergenza che in Emilia
Romagna ha a Bologna e Modena le situazioni piu’ difficili.