Se non interverranno fatti nuovi
entro le prossime ventiquattro ore, gli autotrasportatori dell’
Emilia Romagna manifesteranno sabato con un corteo di oltre 100
veicoli, provenienti da tutta la regione, che a velocita’
ridotta, percorreranno la tangenziale di Bologna.
L’ appuntamento e’ le 8.30 di fronte all’ Hotel Holiday Inn
in via Emilio Lepido, da dove poi i tir muoveranno alle 10, per
immettersi sulla tangenziale sud in direzione San Lazzaro, fino
all’ uscita 12 (Mazzini – Futa); qui la colonna uscira’ per
compiere il tragitto che, in direzione opposta, la riportera’ a
Borgo Panigale.


Motivo della protesta il ritardo del Governo nell’ attuazione
dei provvedimenti concordati in materia di ristrutturazione ed
abbattimento dei costi per le imprese di trasporto conto terzi.
Costi che, se non ridotti, impediscono – secondo le
Organizzazioni promotrici: Fta-Cna; Cuna (Confartigianato
Trasporti, Fai, Unitai, Fiap/L, Federlavoro e Servizi,
Sna/Casa); Ancs.t Lega Coop; Agci/Ancosel, che rappresentono le
18.000 imprese iscritte all’ Albo in regione – all’
autotrasporto italiano di affrontare ad armi pari la concorrenza
dei vettori europei”. Perche’ cio’ avvenga, secondo le
organizzazioni, il Governo deve mantenere gli impegni assunti,
dando soluzione ai nove punti che costituiscono la piattaforma:
risoluzione dell’ annosa questione del bonus per gli anni 92-93
prima del 23 ottobre, data in cui scattano i termini di
applicazione della sentenza della Ue contro l’ Italia; riduzione
delle accise sul gasolio fino al 31 dicembre 2002; aumento delle
risorse per agevolare l’ uso delle autostrade; armonizzazione
dei divieti di circolazione a livello europeo; estensione all’
autotrasporto dell’ uso dei distributori/contenitori mobili;
mantenimento delle risorse della Legge 454/97 a favore della
riorganizzazione dell’ autotrasporto; recupero Iva sulla
telefonia mobile; modifiche concertate al Codice della Strada e
alla legge sull’ accesso alla professione.
”Ulteriori ritardi non sono piu’ accettabili – dicono le
Organizzazioni regionali di categoria – la mancanza di una
politica per iltrasporto su gomma, pone le nostre imprese fuori
mercato. Ecco perche’ se alla protesta di sabato non dovessero
seguire atti concreti da parte del Governo, gli
autotrasportatori dell’ Emilia Romagna chiederanno alle
rispettive Associazioni nazionali di proclamre entro ottobre,
iniziative piu’ incisive, fino al fermo nazionale dei servizi”.